martedì 30 ottobre 2012

Il museo Paleontologico di Crocefieschi








Direttamente da http://www.liguriainfo.it/museo-paleontologico-crocefieschi/ eccovi un articolo che parla dettagliamente del meraviglioso Museo Paleontologico di Crocefieschi, a voi la lettura:



 

Chiudete gli occhi, rilassatevi e portate la vostra mente indietro nel tempo, il viaggio che farete sarà molto lungo, ma sensazionale e ricco di sorprese.


Viaggiate in epoche remote, lasciate dietro di voi il Quaternario e fermatevi a cavallo fra l’Era Cenozoica, all’epoca del Miocene, circa 20 milioni d’anni fa, a quella Mesozoica, precisamente nel Cretaceo superiore circa 100 milioni d’anni fa.

La nostra terra, la Liguria, era sommersa dal mare, le rocce che costituiscono il Monte Antola erano in fase di compattamento in fondo al mare, e solamente in seguito alla deriva dei continenti sarebbero riemerse per costituire le odierne montagne dell’Appennino genovese.

In quel tempo, piccoli animaletti vivevano nell’abisso e strisciavano nel fango marino lasciando le loro piccole impronte a testimonianza della vita sottomarina.

In seguito alle forti pressioni, i fanghi divenuti rocce emersero e diedero origine alle “tracce fossili” che vi apprestate a conoscere.

Ora aprite gli occhi, siete all’interno del Museo Paleontologico di Crocefieschi, splendido paese nell’Entroterra di Genova, inserito nel Parco Regionale dell’Antola.

Il vostro viaggio, continua alla scoperta delle tracce di vita abissale, lasciate da questi animaletti, dal nome impronunciabile, oramai scomparsi dalla faccia della terra e dai fondi marini, sarà divertente ed interessante scoprire le loro tecniche di sopravvivenza attraverso le strategie che usavano per cibarsi.

Sarete coinvolti dalla raccolta di reperti presenti al Museo, messa a disposizione dal Signor Bruno Rattazzi, il quale ne fornisce anche la consulenza scientifica.

Essa riguarda le formazioni dell’Antola, del Pagliaro, di Montoggio, di Savignone, di Ranzano e dell’Aveto e comprende un panorama d’epoche geologiche dal Cretaceo Superiore, al Miocene, epoca in cui vi siete fermati durante il vostro viaggio.

Nelle 22 vetrine presenti nel percorso museale potrete ammirare i reperti riguardanti la particolare branca della paleontologia chiamata “icnologia”, scienza che si occupa di studiare le tracce del passaggio, le tane e gli scavi prodotti da essere viventi e avrete la possibilità di vedere fra gli altri, alcuni reperti unici al mondo.

Conoscerete le rocce di formazione del Monte Antola, il calcare, l’arenaria e l’argillite, ed incontrerete il più conosciuto fra tutti i corpi fossili: il lamellibranco “Inoceramus”, mollusco bivalvo, unico nella sua specie, presentato in varie tipologie di fossilizzazione.

Imparerete a conoscere gli esemplari che popolavano le formazioni dei monti liguri, passerete, vetrina dopo vetrina, dalle curiose tracce dell’”Helminthodia” a quelle del “Chontrides”da quelle del “Gyrophyllites”, per molto tempo considerato vegetale, a quelle del caratteristico nido d’ape del “Paleodictyon.

Rimarrete incantati dalla curiosa traccia lasciata dalla “Lorenzinia”, costituita di 20 bracci disposti a raggiera a formare un insieme perfettamente rotondo, o dal campione contenente due piccoli denti di selacio, di cui uno seghettato a tre punte e l’altro, vicinissimo singolo ed aguzzo.

Sarete incuriositi dai reperti di molluschi fossili delle formazioni della Val d’Aveto e dagli esempi di otoliti, piccoli ossicini contenuti nelle teste dei pesci Teleostei, che pur essendo di modesta apparenza, sono importantissimi, perché grazie alla conoscenza della loro forma ci si può collegare alla specie di pesce relativa.

Per intraprendere questo meraviglioso viaggio, ed avere una comprensione del territorio e dell’ambiente del parco dell’Antola, occorre recarsi a Crocefieschi, in Via alla Chiesa e prendere appuntamento col custode del Museo, il Signor Luigi Langè, il quale vi coinvolgerà accompagnandovi lungo il percorso, illustrandovi   i reperti con la cortesia e la competenza che lo caratterizzano.

Informazioni e prenotazioni:

Luigi Langè Tel. 010/931215 o 347/8436982

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