Chiudete gli occhi, rilassatevi e portate la vostra mente
indietro nel tempo, il viaggio che farete sarà molto lungo, ma sensazionale e
ricco di sorprese.
Viaggiate in epoche remote, lasciate dietro di voi il Quaternario
e fermatevi a cavallo fra l’Era Cenozoica, all’epoca del Miocene, circa 20
milioni d’anni fa, a quella Mesozoica, precisamente nel Cretaceo superiore
circa 100 milioni d’anni fa.
La nostra terra, la Liguria, era sommersa dal mare, le rocce
che costituiscono il Monte Antola erano in fase di compattamento in fondo al
mare, e solamente in seguito alla deriva dei continenti sarebbero riemerse per
costituire le odierne montagne dell’Appennino genovese.
In quel tempo, piccoli animaletti vivevano nell’abisso e
strisciavano nel fango marino lasciando le loro piccole impronte a
testimonianza della vita sottomarina.
In seguito alle forti pressioni, i fanghi divenuti rocce
emersero e diedero origine alle “tracce fossili” che vi apprestate a conoscere.
Ora aprite gli occhi, siete all’interno del Museo
Paleontologico di Crocefieschi, splendido paese nell’Entroterra di Genova,
inserito nel Parco Regionale dell’Antola.
Il vostro viaggio, continua alla scoperta delle tracce di
vita abissale, lasciate da questi animaletti, dal nome impronunciabile, oramai
scomparsi dalla faccia della terra e dai fondi marini, sarà divertente ed
interessante scoprire le loro tecniche di sopravvivenza attraverso le strategie
che usavano per cibarsi.
Sarete coinvolti dalla raccolta di reperti presenti al
Museo, messa a disposizione dal Signor Bruno Rattazzi, il quale ne fornisce
anche la consulenza scientifica.
Essa riguarda le formazioni dell’Antola, del Pagliaro, di
Montoggio, di Savignone, di Ranzano e dell’Aveto e comprende un panorama
d’epoche geologiche dal Cretaceo Superiore, al Miocene, epoca in cui vi siete
fermati durante il vostro viaggio.
Nelle 22 vetrine presenti nel percorso museale potrete
ammirare i reperti riguardanti la particolare branca della paleontologia
chiamata “icnologia”, scienza che si occupa di studiare le tracce del
passaggio, le tane e gli scavi prodotti da essere viventi e avrete la
possibilità di vedere fra gli altri, alcuni reperti unici al mondo.
Conoscerete le rocce di formazione del Monte Antola, il calcare,
l’arenaria e l’argillite, ed incontrerete il più conosciuto fra tutti i corpi
fossili: il lamellibranco “Inoceramus”, mollusco bivalvo, unico nella sua
specie, presentato in varie tipologie di fossilizzazione.
Imparerete a conoscere gli esemplari che popolavano le
formazioni dei monti liguri, passerete, vetrina dopo vetrina, dalle curiose
tracce dell’”Helminthodia” a quelle del “Chontrides”da quelle del
“Gyrophyllites”, per molto tempo considerato vegetale, a quelle del
caratteristico nido d’ape del “Paleodictyon.
Rimarrete incantati dalla curiosa traccia lasciata dalla
“Lorenzinia”, costituita di 20 bracci disposti a raggiera a formare un insieme
perfettamente rotondo, o dal campione contenente due piccoli denti di selacio,
di cui uno seghettato a tre punte e l’altro, vicinissimo singolo ed aguzzo.
Sarete incuriositi dai reperti di molluschi fossili delle
formazioni della Val d’Aveto e dagli esempi di otoliti, piccoli ossicini
contenuti nelle teste dei pesci Teleostei, che pur essendo di modesta apparenza,
sono importantissimi, perché grazie alla conoscenza della loro forma ci si può
collegare alla specie di pesce relativa.
Per intraprendere questo meraviglioso viaggio, ed avere una
comprensione del territorio e dell’ambiente del parco dell’Antola, occorre
recarsi a Crocefieschi, in Via alla Chiesa e prendere appuntamento col custode
del Museo, il Signor Luigi Langè, il quale vi coinvolgerà accompagnandovi lungo
il percorso, illustrandovi i reperti
con la cortesia e la competenza che lo caratterizzano.
Informazioni e prenotazioni:
Luigi Langè Tel. 010/931215 o 347/8436982
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