sabato 6 ottobre 2012

La Val Brevenna



 

Esiste una Valle rigogliosa, curata e meglio tenuta di tutto l’entroterra genovese, è la Val Brevenna, percorrendola in auto si resta incantati dai suoi antichi mulini, dai centri rurali ed i paesini immersi nel verde, a tutelarla ci pensa il Parco Regionale del Monte Antola, ad amarla ci pensano gli abitanti ed i villeggianti che ogni estate la popolano per sfuggire alla calura della vicina città di Genova.


Il suo comune è sparso, in altre parole, formato da numerose frazioni distribuite sul fondovalle e su entrambi i versanti del Torrente Brevenna, dal quale prende il nome.

La sede comunale è a Molino Vecchio, e la s’incontra percorrendo la SP 11, proseguendo per questa strada, si arriva dal Santuario della Madonna dell’Acqua, la cui origine è raccontata attraverso memorie storiche che parlano di un fatto prodigioso accaduto nel 1584, quando, durante un’epidemia di peste, una pastorella del Borgo di Ravino, anch’essa contagiata, seguendo una voce soave attinse ad una fonte sulla riva del fiume e fu risanata; il Parroco di Pareto, restò incredulo, fino a quando anch’egli si ammalò, bevve dalla fonte e guarì; fu così costruita una piccola cappella di legno accanto alla fonte, che fu successivamente, nel 1744, sostituita dall’attuale Santuario, costituito da una piccola navata unica ed un portico antistante; al suo interno, sull’Altare è posta una statua marmorea della Madonna, opera di un ignoto artista genovese dei primi anni del Settecento.

La Valle non finisce qui, proseguendo ci sono altre frazione, alcune delle quali situate proprio sotto il Monte Antola, fra queste troviamo Chiappa, Tonno, Casareggio, da un lato e Piancassina e Senarega dall’altro.

A Senarega, splendido borgo medioevale, si trova la sede del Museo Etnografico dell’Alta Valle Scrivia, bellissimo e struggente, merita una visita.

La sua sede è posta nei fondi della canonica, questa sezione è dedicata all’ambiente della Stalla con tutte le attività produttive, dalla fienagione, alla produzione di burro e formaggio, dall’alpeggio nei mesi estivi, all’utilizzo come luogo d’aggregazione in quelli invernali; oltre a tutta una serie d’utensili troviamo anche testi che raccontano la vita contadina di un tempo, descritta dagli ultimi testimoni di un’epoca ormai persa nei tempi.

Se avete voglia di fare un tuffo nel passato, non potete perdervi questa bellissima valle a due passi dal caos di una gran città.

 

 
 

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