Esiste una Valle rigogliosa, curata e meglio tenuta di tutto
l’entroterra genovese, è la Val Brevenna, percorrendola in auto si resta
incantati dai suoi antichi mulini, dai centri rurali ed i paesini immersi nel
verde, a tutelarla ci pensa il Parco Regionale del Monte Antola, ad amarla ci
pensano gli abitanti ed i villeggianti che ogni estate la popolano per sfuggire
alla calura della vicina città di Genova.
Il suo comune è sparso, in altre parole, formato da numerose
frazioni distribuite sul fondovalle e su entrambi i versanti del Torrente
Brevenna, dal quale prende il nome.
La sede comunale è a Molino Vecchio, e la s’incontra
percorrendo la SP 11, proseguendo per questa strada, si arriva dal Santuario
della Madonna dell’Acqua, la cui origine è raccontata attraverso memorie
storiche che parlano di un fatto prodigioso accaduto nel 1584, quando, durante
un’epidemia di peste, una pastorella del Borgo di Ravino, anch’essa contagiata,
seguendo una voce soave attinse ad una fonte sulla riva del fiume e fu
risanata; il Parroco di Pareto, restò incredulo, fino a quando anch’egli si
ammalò, bevve dalla fonte e guarì; fu così costruita una piccola cappella di
legno accanto alla fonte, che fu successivamente, nel 1744, sostituita
dall’attuale Santuario, costituito da una piccola navata unica ed un portico
antistante; al suo interno, sull’Altare è posta una statua marmorea della
Madonna, opera di un ignoto artista genovese dei primi anni del Settecento.
La Valle non finisce qui, proseguendo ci sono altre frazione,
alcune delle quali situate proprio sotto il Monte Antola, fra queste troviamo
Chiappa, Tonno, Casareggio, da un lato e Piancassina e Senarega dall’altro.
A Senarega, splendido borgo medioevale, si trova la sede del
Museo Etnografico dell’Alta Valle Scrivia, bellissimo e struggente, merita una
visita.
La sua sede è posta nei fondi della canonica, questa sezione
è dedicata all’ambiente della Stalla con tutte le attività produttive, dalla
fienagione, alla produzione di burro e formaggio, dall’alpeggio nei mesi
estivi, all’utilizzo come luogo d’aggregazione in quelli invernali; oltre a
tutta una serie d’utensili troviamo anche testi che raccontano la vita
contadina di un tempo, descritta dagli ultimi testimoni di un’epoca ormai persa
nei tempi.
Se avete voglia di fare un tuffo nel passato, non potete
perdervi questa bellissima valle a due passi dal caos di una gran città.
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