martedì 30 ottobre 2012

Il Museo Etnografico dell’Alta Valle Scrivia a Senàrega (GE)

Dall'inesauribile fonte www.liguriainfo.it eccovi un altro articolo sul Parco dell'Antola, questa volta racconta il Museo Etnografico dell'Alta Valle Scrivia situato a Senàrega, splendido borgo medievale della Val Brevenna, a voi la lettura:


 

 
Il comune di Valbrevenna è sparso, in altre parole, formato da numerose frazioni distribuite sul fondovalle e su entrambi i versanti del Torrente Brevenna, tutte immerse nel parco Naturale Regionale del Monte Antola.









La bellezza di questi luoghi è data dalle immagini che scorrono davanti agli occhi e che mostrano una Valle rigogliosa, verde, ricca d’antichi mulini abbandonati e centri rurali.

La sede del Comune è a Molino Vecchio, a 533 metri slm distante circa 35 km da Genova; spostandosi d’altri 5 km circa verso il Monte Antola, si arriva ad uno stupendo borgo medioevale chiamato Senàrega, se si ha voglia di fare un rilassante tuffo nel passato, la visita a questo meraviglioso borgo è notevolmente consigliata.

Ad attendervi a Senàrega, oltre al cartello contenente la scritta “Borgo Medioevale XII° XIII° secolo RISPETTATELO”, troverete il Ponte Medioevale coevo al Castello dei Fieschi, quest’ultimo costituito da una pianta quadrata del XII secolo e dal palazzo annesso, attualmente in fase di ristrutturazione; la Chiesa dell’Assunta con dipinti di pregio al suo interno ed il Museo Etnografico dell’alta Valle Scrivia con la prima sezione dedicata alla stalla ed alle attività produttive ad essa collegata.

La sede del Museo è posta nei fondi della canonica, questa sezione è dedicata all’ambiente della Stalla con tutte le attività produttive, dalla fienagione, alla produzione di burro e formaggio, dall’alpeggio nei mesi estivi, all’utilizzo come luogo d’aggregazione in quelli invernali; oltre a tutta una serie d’utensili si trovano anche testi che raccontano la vita contadina di un tempo, raccontata dagli ultimi testimoni di un’epoca ormai persa nei tempi.

Visitando questo museo si ha l’impressione di partire con la mente e di ritornare indietro nel tempo, l’atmosfera che si vive al suo interno è magnifica, chiudendo gli occhi s’inizia a sognare e si ripercorre la vita di Maito, la protagonista di un celebre romanzo scritto da Armanda Navone, nativa della Valbrevenna, che ripercorreva uno spaccato di vita quotidiana alla fine dell’Ottocento, dove le persone vivevano col poco che gli era concesso ed il far da sé non era un hobby ma una dura necessità.

Le testimonianze raccolte dalle persone che hanno vissuto queste vicende, ci portano a riflettere ed a capire quanto siamo fortunati a vivere in un tempo dove quando abbiamo sete non percorriamo molta strada per attingere l’acqua alla fonte, ma semplicemente apriamo il rubinetto, quando arriva il buio, non accendiamo lampade ad olio ed andiamo a letto come le galline ma schiacciamo il tasto della corrente elettrica e quando abbiamo fame non razioniamo il cibo per tutto l’inverno ma andiamo al supermercato e n’acquistiamo in gran quantità.

Il silenzio di Senàrega vi accompagna per tutta la visita, uno squillo improvviso del cellulare vi può portare alla realtà dei vostri tempi, ma ne resterete delusi, un utensile così moderno stona notevolmente con le emozioni propagate dal borgo.

 

 

 

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