La Valle Scrivia è da sempre la campagna dei genovesi,
tradizionale meta di gite in trenino, sulla linea Genova-Casella o in
automobile.
Qui si trovano i luoghi storici della villeggiatura,
sottolineata dalla presenza di ville e villette che rappresentano un compendio
di stili architettonici, dal liberty agli anni Sessanta.
La vacanza è un fatto di cultura, costruzioni dal vezzo
floreale, testimonianze del benessere di quanti potevano permettersi una
porzione di tempo libero da trascorrere, per l’appunto, in villeggiatura.
Nelle cittadine della Valle Scrivia venivano i Fieschi, e
passeggiavano i Doria, si riposava Santa Caterina Fieschi Adorno ed il Beato
Don Luigi Orione
.Il territorio, inoltre, pullula di Castelli, interessanti
resti degni d’attenta valorizzazione per salvaguardare un patrimonio storico e
architettonico, che è testimonianza del nostro passato e della nostra cultura;
fra questi il più bello e maestoso è senz’altro il Castello della Pietra a
Vobbia, incastrato fra due spuntoni di roccia a strapiombo sulla valletta.
La Vallata, con i suoi paesi ben curati, è anche ricca di
scoperte culinarie, come quella della coltivazione di rose da sciroppo,
rilanciata grazie al Presidio Slow Food o la patata bianca quarantina, per la
quale a Montoggio si tiene la più antica sagra dell’entroterra genovese, ideale
per accompagnare le trenette al pesto, per fare l’impasto degli gnocchi e per
fare la fugassa cu-e patatte, focaccia con le patate, cui si posano bene
le formaggette.
Nessun commento:
Posta un commento